
Che la presenza degli italiani negli Stati Uniti fosse ampia è risaputo. La National Italian American Foundation (NIAF) e l’Order of Sons of Italy in America (OSIA) stimano che gli Americani di origine italiana siano circa 25-26 milioni.
La domanda d’italiano e d’Italia da parte della società americana è in crescita. Gli studenti d‘italiano nelle università americane sono passati da quasi 50mila nel 1990 a oltre 71mila nel 2013 (dati della Modern Language Association – MLA). Si identifica l’italiano quale lingua della cultura e, più in generale, accesso preferenziale allo stile di vita italiano. Ma se questi dati sono in crescita, diminuisce la presenza dello stereotipo italo/americano. Non è un caso che Little Italy sta sparendo in favore di China Town. Non poteva essere altrimenti. Quell’Italia non esiste più.
Vorrei precisare, chi vi scrive vuole condividere una suggestione e non dati empirici. Sono a New York per un tour nei club della city che durerà circa un mese. Giro la città di giorno e di notte suono nei locali (canzoni mie, italiane). Ho la sensazione che si diffonde sempre di più una nuova forma di italiano.
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